venerdì 13 maggio 2016

RAVENNA SEMPRE PIU’ CITTA’ UNESCO


Valorizziamo la zona dantesca: lo sviluppo che crea sicurezza.


Per decenni i ravennati hanno discusso del degrado presente in piazza San Francesco, un gioiello della città che, soprattutto nelle ore notturne, diventava spesso off-limit per i cittadini . E i social hanno ospitato queste discussioni spesso eccessive ed epidermiche, ma sicuramente efficaci.
Solo negli ultimi tempi le cose sono decisamente migliorate . Ciò è potuto avvenire grazie sostanzialmente ad alcune scelte:  interventi di restauro sul patrimonio architettonico,  scelte di indirizzo più mirate da parte della amministrazione pubblica, investimenti da parte di imprenditori che hanno scommesso su questa zona.
Oggi la situazione è cambiata, ma i social sono ancora caldi di polemiche; e l’argomento non è più il degrado ma le scelte, compiute o mancate, per valorizzare questa parte di città. Una volta si parla degli orari di apertura della tomba di Dante, un’altra di cosa fare in futuro del palazzo della Provincia che, come noto, sta’ smobilitando.
Ovviamente il periodo elettorale influisce sui toni dei dibattiti, ma al di là di ciò è innegabile che la città sia molto motivata  nella valorizzazione della “zona del silenzio”. La città, ma anche i suoi visitatori che appaiono molto interessati a visitare la tomba e i luoghi limitrofi.
E’ quindi importante la decisione dei soggetti competenti di muoversi assieme per proporre all’Unesco  di farne un ulteriore sito (Ravenna ne ha già sette) patrimonio dell’umanità.
1b87dae1-08e6-4a85-8287-cacd7a4f803bÈ un primo passo cui dovranno seguirne altri per arrivare in porto. Occorrerà dunque continuare a “fare squadra” affinché le pressioni portino a risultato, ma soprattutto per continuare a migliorare e rendere più fruibile e godibile il comparto, “contaminando” positivamente anche ambiti limitrofi. A partire da piazza Caduti: un nodo nevralgico perché terminale di molti servizi di trasporto pubblico ma anche come cerniera con via Mazzini o Baccarini su cui insistono altri importanti gioielli della città.
È quindi necessario alimentare il dibattito affinché si compiano scelte congrue su alcuni contenitori caratterizzano piazza Caduti. Il palazzo della Provincia innanzitutto. Ma ancora di più l’immobile posto fra le vie Mazzini e Baccarini, che ospita uffici regionali, e che si trova in un deplorevole stato di abbandono: un habitat ideale per chi qualche tempo fa stazionava dalle parti di piazza san Francesco.
Proseguire sul percorso tracciato fin qui consente di creare sviluppo turistico per la città e, al contempo, garantire maggior sicurezza ai cittadini.
Vista-Piazza-S.Francesco_imagelarge

venerdì 12 febbraio 2016

PANCHINE A RAVENNA



A Ravenna si possono scoprire "panchine" veramente originali ed artistiche. Ma non è per questo che le panchine sono diventate recentemente  oggetto di discussioni accese. La cosa è curiosa e mi ha stimolato a pubblicare una riflessione   su "Democratici in Circolo" ( un  blog politico  cui  contribuisco) che riporto di seguito:




"PANCHINE DEMOCRATICHE, PANCHINE DI GHISA

Panchine: a Ravenna negli ultimi giorni non si parla d’altro. L’interesse per questo oggetto di arredo urbano non è legato al suo indiscusso utilizzo in città. Panchine se ne trovano nei parchi, lungo alcuni viali, nelle piazze, in darsena …  Panchine di tutti i tipi, di foggia tradizionale o iper-moderna. Nuove o malandate.  Alcune, di ultima generazione , in mosaico"Thumbnail_sample
(Qui l'opinione di Raffaella Sutter di Ravenna in Comune)
"L’interesse è legato alla recente scelta del Comune di eliminarne alcune, in zona stazione, in quanto divenute luogo di degrado, soprattutto notturno. Non una scelta estemporanea, ma una risposta a richiesta dei residenti in zona.
È evidente che questa scelta è discutibile, ed è legittimo che se ne discuta. Ma siamo all’inizio di una campagna elettorale che si preannuncia calda, e allora ogni occasione diventa buona per far sentire la propria voce, non sempre a proposito, alzando i toni.
E allora le panchine eliminate non sono più semplici panchine, ma PANCHINE DEMOCRATICHE, perché ospitano tutti indipendentemente da stato sociale o colore della pelle. Panchine la cui soppressione rappresenta un attacco all’Immigrazione e un insulto alla Povertà.
Ora però, Immigrazione e Povertà son due parole importanti, con la maiuscola, da trattare con rispetto e maneggiare con attenzione. Come da trattare con attenzione è una terza parola che spesso va a braccetto con le prime due: Degrado. E allora i tre temi, Povertà, Immigrazione e Degrado, se se ne ha a cuore la cura, vanno affrontati a modo, tenendoli fin dove possibile separati, perché ognuno è un fenomeno che richiede interventi specifici.
Non con un atteggiamento culturale e politico semplificatorio  e vagamente irridente che evoca battute di stile Salviniano. A meno che anziché di panchine democratiche si voglia discutere di panchine di ghisa!"
Il problema del degrado che "fiorisce" in zona stazione è annoso e periodicamente ricompare sui social in città.  Ecco un intervento in "Ravenna Centro Storico" dell'agosto 2015:
Qualcuno si lamentava perché hanno tolto le panchine? Questo (e non è nulla rispetto ad altre volte) è lo schifo di ogni mattina nelle tre rimaste in viale pallavicini. Magari togliessero anche quelle!

Dai commenti emerge una sintesi di opinioni diverse ...  col passare del tempo il problema si è acuito fino alla recente decisione del Comune. 
E ora la protesta si allarga e cambia direzione: a lamentarsi non sono più i residenti, ma alcune associazioni e forze politiche.

QUI prossima iniziativa di protesta : un flashmob domenica ai giardini Speyer!


La campagna elettorale dunque impazza e 4 panchine son divenute un tema simbolico attorno cui si lotta strenuamente ! 

Ma a Ravenna, volendo, tante altre potrebbero essere le riflessioni da far, dando un po' meno spazio all'ideologia a favore del senso pratico. Per esempio, qualcuno pensa:

che nel nuovo parco Baronio in via di realizzazione non ci saranno panchine perché non ci sono i soldi ?




Che in zona darsena le panchine sono cotte dal sole?




Che le cose belle, anche se a forma di panchina, spesso sono oggetto di vandalismi?


Che davanti al liceo classico, oltre alle panchine, anche  gradini e davanzali sono oggetto di bivacchi, sopratutto notturni?

Che di panchine che ospitano sofferenze ce ne sono tante in giro? 




Che di posti in cui mettere panchine ce ne sarebbero tanti altri...



Che quando si mettono nuove panchine è bene programmarne la  manutenzione?




Insomma, sulle panchine c'è tanto altro da pensare e da scrivere. ...

E, colpo di scena,  il primo che lo fa è il Sindaco, che dichiara che le ormai famose 4 panchine verranno sostituite con altre più belle... e non contento, si diverte a postare vignette!

Sì fa per scherzare


Commenti: 17
Commenti
Antonio Ghiselli Non ho capito : hai fatto togliere le panchine per contenere o eliminare il degrado visto le persone che le usavano o p e t sostituirle con altre più belle ? In circolo ci sono queste due versioni quali delle due è corretta ?
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Verdiana Ceci Ottimo. Vede se ogni tanto ascolta sua moglie, potrebbe vivere una serena vecchiaia ...
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Ivo Montanari Oggi le comiche.
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Filippo Donati Fra qualche anno quando ci faremo il beccaccino alla casa di riposo rideremo di meno
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Andrea Maramotti Grande Fabrizio!
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Floriana Bandini io credo che riesca a trovare la cosa divertente solo lei...e mi considero educata a trattenere gli impropri che meriterebbe lei e la sua giunta..una (sfortunata...perchè nata qui) cittadina ravennate.
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Lorena Babini Ahahahah
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Gianluca Ferrini Non é che a forza di smontare e rimontare panchine sforzi la schiena? St'atét va lá!
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Massimo Trebbi Bravo: un grande problema che si smonta con un sorriso!
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Dario Bartoletti Però la Simona gira ancora senza zanetta!
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Claudio Tabanelli Grande fabrizio!
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Paola E Andrea Forte!!!


Prossime puntate? Vedremo.