giovedì 23 maggio 2013

24 VIDEOSORVEGLIANZA: PIU' SICUREZZA IN CENTRO?

Angela Vitadello
Vorrei sottoporre la situazione di degrado in cui si trova la zona di piazza Mameli e via Beatrice Alighieri.
Io abito in via B. Alighieri che è diventata zona di spaccio ma soprattutto zona di smistamento droga quotidiano! I cassonetti dell'immondizia situati nel parcheggio della piazza ( di fronte al comando dei vigili) vengono utilizzati come deposito per i pacchetti di droga. Sabato sera, alle 19,30 circa, ad esempio mia figlia si e spaventata perché mentre stava passando davanti alla zona dei cassonetti, quando improvvisamente il bidone si è aperto ed è uscito un ragazzo di origine magrebina,con una pila in bocca ed un pacchetto in mano. Il ragazzo noncurante delle persone che stavano anche parcheggiando e andato al bidone successivo, quello
per la raccolta plastica, ha rovistato un po' ed ha recuperato altro pacchetto e tranquillo e' salito sulla bici parcheggiata accanto al cassonetto e se ne e' andato.
La stessa cosa era successa a me qualche giorno prima. Vi sembra possibile che tutto questa accada in pieno giorno e di fronte al comando dei vigili???????? Ora ogni volta che devo gettare immondizia dovrò bussare al cassonetto per accettarmi che non ci sia nessuno dentro????
Giancarlo Bruni Cosa analoga accade in Via Senio, angolo Via Dismano, dove un nord africano rovista spesso nell'erba vicino ad un palo della luce e se ne va con un sacchettino. Ravenna stà diventando terreno fertile per questo genere di cose, ma forse per il nostro sindaco continua ad essere solamente una percezione!!!!


Stefano Capucci ah ah ah cara Angela sono ormai anni e anni che davanti al Comando di Polizia Municipale succedono le cose piu' turpi dallo spaccio alla prostituzione alle violenze e questi ...non se ne accorgono.!

Franca Talenti Mi auguro che i vigili leggano questo post!

Cristina Bucci Analoga cosa in via cesari, via Codronchi. Una vera processione di giovani, donne con bambini. Che schifo, potessi gli tirerei con la carabina.

Rita Donati in compenso se lasci una macchina pochi secondi in divieto di sosta (so che non si deve fare) le multe arrivano in un nanosecondo

Angela Vitadello Mi auguro pure io che i vigili leggano questo post........anche se non ho molta fiducia!!!!!!

Giordana Peroni pensi non sappiano leggere?????????

Angela Vitadello Ma no Giordana,... sono assolutamente sicura che sappiano leggere benissimo, non ho fiducia che la cosa si possa risolvere .......

Giordana Peroni scherzavo. naturalmente


Susy Morganti Purtroppo ormai è ovunque dobbiamo solo sperare che i nostri figli non cadano mai in quel buco nero , se ti posso assicurare mio figlio ne ha uno in classe che si droga , e nel treno c’è un giro di roba che fa paura .... devo essere solo contenta che mi parla di ciò !! e sperò di fargli capire cosa puo andare incontro .... comunque anche se intervengo le istituzioni loro cambiano posto ..... comunque concordo con

Angela Vitadello Ti capisco anche io ho due figlie, e sono consapevole del fatto che se intervengono le istituzioni, loro cambiano posto, però sono preoccupata perché molte sere le mie figlie rincasano tardi e visto il giro sotto casa non c'è da stare tranquilli, solo per il fatto che possono vedere qualcosa o qualcuno che non devono vedere........

Anna Bordin Bissi ho abitato in via fiume abbandonato da studentessa e sapete bene cosa c'era in quella zona ... certo che cambiano posto se tanati ma è possibile avere prostituzione e spaccio in pieno centro fuori dalle porte dei vigili? Dobbiamo tutti trasferirci in campagna? Io ho un figlio di 2 anni e mi chiedo cosa accadrà quando sarà adolescente se il degrado prosegue di questo passo.

Nicola Grandi Chiamare la polizia please.

Tamara Roncuzzi Nicola Grandi giusto chiamare polizia e carabinieri, ma ci fai ben poco, una denuncia e poi..... fuori con obbligo di firma in questura, poi non ci vanno si spostano e spacciano in un'altra zona!!!!!!

Andrea Tagliati Come ci siamo ridotti male , in ogni zona di
 ....Ravenna la percezione della sicurezza diminuisce ... il degrado aumenta , le buche ci sbalzano dalle bici , le attività chiudono , la gente e' in cassa integrazione , le malattie legate alle problematiche ambientali aumentano ...oasi ...

Antonio Amoroso scusatemi, leggo solo ora, la cosa è stomachevole e traumatica, perchè quella ragazza poteva svenire dallo spavento, addirittura un anziano con problemi  poteva scappargli un infarto. Dopo aver detto tutto questo, posso farmi una risata? ahahahahah! Dai! Uno sketch come quello nemmeno in un film lo si poteva vedere! Quando mai ti esce un magrebino dal bidone con la torcia nella bocca? ahahahah! Anche io ho visto un senegalese fare una cosa simile, in questo caso sono i bagni di piazza Baracca, dal retro fanno un triplo salto dal paracarro al contatore elettrico per arrivare a depositare la loro merce sul tetto......... tutto sotto gli occhi nostri! C'è da ridere o da piangere? :-(

Nicola Grandi @Tamara, sono d'accordo ma NON possiamo rassegnarci e non chiamare l'autorita', abbiamo il dovere civile di provarci e non chiudere gli occhi, segnalando casi (reali) di comportamenti scorretti.

Angela Vitadello Nicola io ho avvisato i carabinieri e mi hanno detto che avrebbero inviato a fare un giro un poliziotto in borghese!!! Ero stata tentata di chiamare i vigili, visto che devono solo uscire dalla porta.....ma dopo l' ultima volta che li ho chiamati questo inverno perché sul marciapiede c'era una persona stesa ed io non sapevo se stava male o se dormiva ecc... Visto che non rispondeva ho chiamato i vigili dicendo loro la situazione, per me poteva anche essere morto, erano sotto zero, beh per farla breve ci sono voluti 15/20 minuti prima che arrivassero in tre con l'auto, ma considerando che non conosco il protocollo, ma non bastava uscire a piedi per fare due metri?????

Antonio Amoroso Mi pare fosse il martedi della settimana santa che verso le 23,00 in via di Roma stavano rianimando un ragazzo di colore appoggiato ad una colonna portico ex UPIM.

Angela Vitadello No Antonio, e' stato in gennaio ed era uno straniero un po' sbronzò che si era straiato a dormire in via B. Alighieri di fianco al NH hotel

Papà Panda chiamare il 118 no ???

Antonio Amoroso Si Angela, mi ricordo anche quello, sono due casi diversi, quello che dici tu doveva essere sulle 21,00 se era di martedì..... praticamente tutti i martedi o quasi tutti passo da stazione piazza mameli per andare in via paolo costa ecc. , non manca mai una volta tra andata e ritorno che ci sia almeno un episodio strano in zona stazione-via roma-

Antonio Amoroso in tutte e due i casi l'ambulanza del 118 era già presente ed operativa.

Antonio Amoroso mi è capitato di vedere anche una rissa, degli arresti, un linciaggio, feriti vari, spacciatori, io li vedo passando in auto con bimbo e moglie.... non sarò mica l'unico! Alcune delle mie testimonianze sono state riportate anche su questo gruppo, addirittura l'esplosione di una tubatura di acqua in via Cesarea altezza ex Billa già ex Standa. Che i martedì sera siano portasfortuna?

Papà Panda Tornando al discorso del post la domanda che mi sono sempre posto è : MA TUTTE QUELLE TELECAMERE DI SORVEGLIANZA CHE SONO STATE POSTE IN GIRO PER LA CITTÀ NEI PUNTI STRATEGICI AD ALTA PERICOLOSITÀ ( per citare un termine tecnico ) A CHE COSA SERVONO ???? No perchè continuano a spacciare in maniera spudorata nei giardini SPAYER e lì si che ci sono telecamere di
videosorveglianza ma nessuno fa nulla !!!!! linciaggio ???

Giordana Peroni ma le telecamere...sono attive???????

Papà Panda certo che sono attive !!!!! per questo motivo che non capisco l'utilità ???

Papà Panda RomagnaOggi.it - Il quotidiano on-line della Romagna » Cronaca
Ravenna: videosorveglianza in città, approvato il regolamento
RAVENNA: VIDEOSORVEGLIANZA IN CITTÀ, APPROVATO IL REGOLAMENTO
 10/02/2010 RAVENNA -
 
L'assessore alla sicurezza Gianluca Dradi ha illustrato lunedì sera al consiglio comunale il regolamento per la videosorveglianza che viene attivata dalla Polizia municipale attraverso un sistema di telecamere a tutela della sicurezza. Il regolamento disciplina il trattamento dei dati in relazione alla normativa nazionale sulla privacy prevedendo una figura responsabile, il comandante, la visibilità delle telecamere e il corretto uso delle informazioni visive ottenute.
"Lo scopo del regolamento infatti - ha spiegato Dradi - è quello di bilanciare e contemperare le finalità volte alla sicurezza della comunità con la garanzia il trattamento corretto dei dati personali dei cittadini".
Al dibattito sono intervenuti:
Marco Bertozzi di FI-Pdl esprimendo un giudizio positivo ha chiesto che venga presentata e ufficializzata anche la piantina con la collocazione delle telecamere sul territorio.
Valentina Morigi del Movimento per la sinistra "Nonostante il nostro generale dissenso sull'utilizzo di tali strumenti, il nostro stasera sarà un voto favorevole perché il regolamento è volto a tutelare il diritto del cittadino di essere a conoscenza delle modalità con le quali vengono utilizzati i propri dati personali".
Per Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, "le telecamere aiutano solo se sono abbinate ad un pronto ed immediato intervento delle pattuglie sul posto, qualora si verifichino fatti che turbano l'ordine pubblico. L'utilizzo di questi strumenti deve essere dedicato al monitoraggio come misura di prevenzione e per migliorare l'efficacia delle operazioni delle forze dell'ordine, così come avviene in altre città".
Alberto Fussi del Pri: "La videosorveglianza deve essere tenuta in massima considerazione nel contesto di tutte le varie possibilità di intervento (nuovo e/o tenologico) per la tutela dell'incolumità delle persone ed il monitoraggio dell'ordine pubblico senza sostituire le forze di pubblica sicurezza ma supportandone l'operato. Ritengo quindi si debba senz'altro incentivare e modernizzare i punti di osservazione e di rilevamento per affiancare e potenziare sempre più l'attività di controllo e repressione dei fatti illeciti. Indubbiamente la sola presenza di questi impianti di rilevamento oltre ad essere un deterrente per i malintenzionati potrà rassicurare i cittadini e determinare un maggior grado di sicurezza nelle zone monitorare. Non sono d'accordo con altri colleghi sul fatto che tali apparati non sempre sono utili a prevenire episodi illeciti e per rafforzare questa convinzione tutti i fatti di cronaca che in buona percentuale vengono risolti proprio da queste installazioni di videosorveglianza quindi nessuna perplessità e voto favorevole".

Riccardo Pasini di Ulivo-Pd: "E' indiscutibile che il controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine debba essere attuato nelle ventiquattro ore. Comunque questo regolamento di videosorveglianza che andiamo ad approvare è necessario ed è uno strumento utile di prevenzione per la sicurezza del cittadino e per il controllo del territorio. Questa è anche una dichiarazione di voto favorevole del gruppo Ulivo-PD".
Gianfranco Spadoni "per Ravenna": " La telecamera è uno strumento certamente molto utile per controllare i punti critici del territorio, anche se lo spirito non deve essere quello di trasformare Ravenna in una "città assediata," o poliziesca, né tantomeno può essere messo in discussione o compromesso uno dei diritti principali della persona, vale a dire il diritto alla libertà e alla privacy. Tutti sono consapevoli che tale strumento di videosorveglianza ha una funzione basilare di deterrente e, soprattutto in alcuni punti critici - dalle scuole, ai sottopassi, ai parchi e alle zone più a rischio - può contribuire a fornire risposte importanti. Tale sistema, tuttavia, non è sufficiente sul piano della prevenzione e della sicurezza totale dei cittadini; vi sono, infatti, altri fattori, oltre all'ordine pubblico, che richiedono interventi per contribuire concretamente a raggiungere l'obiettivo. Vale a dire la corretta illuminazione dei luoghi pubblici, la qualità urbana, il recupero degli edifici degradati e lasciati in stato d' abbandono, alcune zone della città completamente dimenticate e lasciate a sé stesse, politiche più incisive tese a promuovere l'integrazione e la convivenza civile nel rispetto delle regole e della cultura della legalità. In un'ottica di prevenzione, dunque, vanno utilizzate ed intensificate le risorse tecnologiche come le telecamere, ma allo stesso tempo devono altresì essere valorizzate appieno le risorse umane, a cominciare dal ruolo della Polizia municipale attraverso azioni di presidio e di controllo del territorio, sino ad arrivare, ove necessario, a misure repressive. In ogni modo, il rispetto della libertà dei cittadini e della privacy è al primo posto e non può essere messo in discussione".

Papà Panda http://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/2012/11/15/802691-degrado-telecamere-sicurezza.shtml io ora mi chiedo se la videosorveglianza c'è ed è funzionante perchè continua ad esserci questo schifo !!!!! Non è ora di accantonare questo perbenismo e buonismo assurdo e deleterio e iniziare a far prevalere la legalità ????!!!!!

Giordana Peroni o..qualcuno non fa il suo lavoro??????????????

Anna Bordin Bissi ecco, forse questo ...

Michaela Caletti Vedo dai vostri commenti che il degrado e' in aumento anche in ravenna città e non solo a lido adriano...che vergogna....

Paolo Randi ma cosa dite!!! gli amministratori locali ci dicono che a Ravenna è tutto tranquillo!! i casi sono due 1) che chi si lamenta viva in altra città del nord europa 2) oppure che siano gli  amministratori locali ad essersi trasferti là. io propendo per la 2.

Antonio Amoroso è che i delinquenti sono molto scaltri, guardate ad esempio come funziona la nostra società, i bimbi allma ci e elementari non hanno esami e saranno spesso tutti promossi salvo casi eccezionali, tutti bravi.... se gli studenti non devono far più esami, perchè chi delinque deve essere perseguitato? C'è qualche cosa che non funziona, ci sono persone che non vanno a lavorare per settimane a causa di un graffietto, mentre ci sono lavoratori che per un giorno di malattia sono perseguitati come dei ladri furbi. Tutto il resto è l'aria di provincia di questa città: chi ha troppa puzza sotto il naso non sente la semplicità del buon governo. Non condanno nessuno, della serie, anarchia.......

Papà Panda ?????????

Tamara Roncuzzi Ops mi sono persa dei passaggi ma non capisco Antonio Amoroso, scusa cosa intendi per città con puzza sotto il naso che non condanna nessuno?????? Le leggi sono Nazionali e riguardano tutta Italia!!!

Antonio Amoroso Si ci sono degli errori anche di battitura, ma credo che viviamo in un momento di anarchia, ci sono persone che vengono punite per una sciocchezza, con la mia gamba rotta mi dovetti recare con taxi e stampelle all'inps e durante l'attesa ho visto di tutto. 
Poi c'è delinquenza un po' ovunque e sembra che chi viene arrestato esce subito, tranquilli di uscire. I vigili urbani , non voglio infierire, perché negli ultimi anni mi
sembrano migliorati, ma non ho mai visto nessuno di loro fermare un'auto per multarla per non aver rispettato la precedenza. Infatti questo stile di vita anarchico si sta producendo ovunque tanto che chi circola per strada fa ciò che vuole. Nonostante tutto questo, la città seppur ingrandita rimane una città di provincia, i problemi ci sono, quando un cittadino ravennate si lamenta rischia di esser tassato come pessimista che non si rende conto che nelle metropoli la situazione é peggiore di quella di ravenna , come se una minore delinquenza fosse giustificata benignamente visto che si tratta di casi sporadici, poi però chi sta a casa dal lavoro un giorno rischia di perdere lavoro....... Non é il mio caso, ma voglio dire che non tutto funziona bene, io non sono una persona che gradisce sanzionare e punire, ma mi piacerebbe vedere applicare del buon senso nell'amministrazione delle cose.

Ma forse hai ragione tu Tamara, io non mi rivolgo ai casi ravennati, penso all'Italia che ormai é governata a fette per compromessi politici. Si, non é anarchia? Come si muovono i politici? Chi dirige le banche ha una influenza sulla politica? Vedere tanti disagiati, mi fa pensare solo che c'è qualche cosa che non va bene se poi vedo che ci sono milioni di euro spesi per stipendi esagerati a favore di dipendenti pubblici, non credo che debba essere esplicito per capire da dove parte la puzza.

Papà Panda Ma che cosa centra questo con la videosorveglianza ???

Antonio Amoroso Cosa c'entra la videosorveglianza?

Papà Panda Vabbè buona notte suonatori !!!!!!!

Antonio Amoroso Panda, ti rispondo nello stesso modo tuo!

Papà Panda ma no scusa il discorso era sulle telecamere messe in giro per la città, cose centra quello che scrivi ????? 
 Scusami ma non capisco !! 
 Poi fai te rispondimi come ti pare contento te contenti tutti. 
 Penso che riuscirò a dormire comunque questa notte.

Antonio Amoroso Pochi mesi fa parlai di videosorveglianza su questo gruppo in risposta ad il fatto che Andrea Tagliati si ritrovava spesso la vetrina bagnata di pipì o peggio.... Però il post non comincia dalla videosorveglianza, il post parla di delinquenza in piazza Mameli e via Alighieri. Poi spesso le discussioni si spostano su altri argomenti, scusatemi se i miei commenti non risultano comprensivi. 
 In quella discussione sulle vetrine di Tagliati, non sembravano i commenti favorevoli alla video sorveglianza, per cui inutile continuare.......

Papà Panda ma no il fatto è che la videosorveglianza c'è !!!! è in funzione MA NESSUNO FA NIENTE !!!!!!

LE TELECAMERE SONO COLLEGATE E FUNZIONANTI !!!! PERCHÈ NESSUNO FA NULLA ????

CREDIMI SONO FUNZIONANTI 24H SU 24H IN QUELLE ZONE AD ALTO RISCHIO

Antonio Amoroso Su questo Panda, ti comprendo al 100%, per questo parlo di ANARCHIA!  
Papà Panda forse la video sorveglianza era meglio metterla in un altro ente anzi che dalla municipale ?

Antonio Amoroso Quando parlavo della scuola, facevo dei paragoni........

Papà Panda Non ho mai visto un vigile urbano arrestare un magrebino per spaccio !!!!!! allora mi domando la sicurezza dell' ordine pubblico non era meglio affidarla alla Polizia oppure ai Carabinieri ???

Antonio Amoroso Credo che ci siano dei meccanismi che non conosciamo......

Papà Panda mi viene in dubbio che ci sia la volontà di non fare nulla e di buttare fumo negli occhi ai contribuenti e alla GENTE ONESTA!

Antonio Amoroso Posso fare solo ipotesi, ma l'ipotesi finale me la danno gli extracomunitari stessi, quelli dei parcheggi....

Papà Panda No credimi i meccanismi si conoscono benissimo !!!!! io direi più che meccanismi questa è POLITICA SPORCA !!!!!

Antonio Amoroso É questa non é anarchia?

Papà Panda ALTRO ARGOMENTO CHE MI FA ANDARE FUORI DI TESTA !!!!! 
 NO È POLITICA SPORCA

Antonio Amoroso Io lavoratore per un giorno di malattia sono sospettato di alto tradimento allo stato mentre poi ci sono persone come te che giustamente denunciano queste cose.

Papà Panda perchè a RAvenna deve andare tutto bene PUNTO E BASTA !!!! Altrimenti questi sindaci SCHERIFFI CHE FIGURA CI FAREBBERO ??????

Antonio Amoroso Vedi, quelli che vanno in prigione escono subito, ormai lo sanno anche i bambini ed i.....

Papà Panda in questa città ci si preoccupa del dormitorio di via torre E TUTTI SANNO CHI CI VA A DORMIRE però nessuno si preoccupa che ci sono orde di tunisini che spacciano davanti le scuole e che ogni notte ci massacrano con furti in appartamento !!!! poi se uno dice le cose come stanno gli si punta il dito come RAZZISTA !!!!! per tale motivo la gente ha paura di dire le cose come stanno perchè ci sono i soliti progressisti buonisti del piffero che poi ti indicano come razzista E CON QUESTO HO DETTO TUTTO.

Antonio Amoroso Nel momento in cui coprirò una carica pubblica una delle prime cose che farò sarà quello di andare a chiedere nei vari uffici di polizia quali reati ci sono in città e quali sono le problematiche, ma visto che sono un cittadino come tutti, aspetto che questo lo faccia chi ha il dovere di farlo. La politica deve partire dai problemi dei cittadini e cittadini sono tutti quelli che ci abitano, delinquenti compresi, si tratta solo di capire poi come intervenire.

mercoledì 22 maggio 2013

23 RESILIENZA RAVENNATE Il cambiamento sociale non è una maledizione ma un’occasione!


da Marco Turchetti (Note) Lunedì 20 maggio 2013 alle ore 20.25


Dunque la resilienza è, per un sistema sociale, la capacità di affrontare il cambiamento senza perdere la propria identità; è il segno dell’intelligenza con cui una comunità affronta le proprie difficoltà, senza precludersi alle trasformazioni ma anche mantenendo salde le proprie radici, la propria storia, il tessuto connettivo che sostiene la vita quotidiana, gli scambi sociali, il sistema simbolico che sostiene l’intera collettività.

E’ facile riscontrare come l’ambiente urbano sia particolarmente e ordinariamente sfidato dall’esigenza della resilienza, ad esempio, in particolare i centri storici e le periferie.
I centri storici, infatti, spesso caratterizzati dalla presenza delle generazioni anziane o da elementi organizzativi e funzionali tradizionali o potenzialmente rigidi, rischiano la stagnazione o il degrado perché rappresentano lo spazio entro cui si esplicitano comportamenti sociali più prossimi alla resistenza che alla resilienza; il rifiuto del cambiamento e l’arroccamento sul passato spesso decretano l’agonia di ambienti che appaiono sempre più estranei o disadattati rispetto ai dinamismi di una città policentrica e cangiante.
Le periferie, invece, pur essendo investite da gravi problematiche legate alla qualità della convivenza e dei servizi, beneficiano generalmente di una consistenza demografica più giovanile, eterogenea, investita da processi di mobilità. La resilienza urbana non può però essere considerata un processo spontaneo; necessita di una chiara intenzionalità; è importante annotare come sia generatrice di speranze che, se adeguatamente supportate sul piano culturale e politico, possono preludere a forme feconde di cittadinanza.


Uno dei più riusciti esempi in Europa di rigenerazione urbana sostenibile, rimane tuttora la città di Friburgo che ormai da 25 anni ha attivato un processo virtuoso che l’ha portata ad essere uno dei luoghi con la migliore qualità della vita di tutto il continente.

I cittadini friburghesi, con coraggio nel 1986, rifiutando la costruzione di una centrale nucleare, decisero di innescare un circolo virtuoso di rigenerazione urbana ottenendone un netto miglioramento degli standard di qualità della vita.
Il no al nucleare ebbe da subito ricadute enormi sulle politiche urbanistiche del Comune, che puntò da subito alla costruzione di una città di brevi percorsi, per ridurre il traffico da autovetture e incentivando, dal 1992, la costruzione di edifici energeticamente efficienti.
Ciò non volle dire solamente sfruttare l'energia solare per produrre elettricità. Significò, invece, progettare in modo consapevole, sfruttare passivamente la radiazione del sole per riscaldarsi, produrre energia termica grazie al solare termico; il tutto utilizzando intelligenti soluzioni architettoniche che garantiscono un'alta qualità della vita.


Il successo della politica comunale in materia di energia solare fondato tanto sulla condivisione di obiettivi energetici, ottenuta attraverso una forte sensibilizzazione dell'opinione pubblica, quanto sulla cooperazione di partner appartenenti a diversi settori di attività.
La “Regione Solare” di Friburgo è diventata un modello di sviluppo che attira tuttora l’attenzione di tutto il mondo. In nessuna altra città è possibile trovare così tante aziende, istituti di ricerca associazioni, attività artigianali e cittadini impegnati nell’introduzione e utilizzo dell’energia solare.
Una delle chiavi del successo del modello solare a Friburgo è la sua diffusa accettazione da parte della cittadinanza. La coscienza ecologica è supportata fin dalla crescita delle nuove generazioni. Nelle scuole si favorisce l'installazione di impianti fotovoltaici.

Ma un circolo virtuoso non si innesca da solo. Friburgo ha perseguito la strada del dialogo e della collaborazione nei rapporti tra cittadini e amministrazione. Questo approccio, in cui l’attenzione alle tematiche ambientali, unite a un’efficace gestione di incentivi all’interno di un progetto condiviso dalla cittadinanza, porta a modificare radicalmente il mercato edilizio nel giro di pochi anni.


Questo modello di efficienza verde è stato premiato dai cittadini, che per il 50% manifestano politicamente, ancora dopo tanti anni, l’appoggio al maggior partito dell’amministrazione. Tutto ciò ha anche portato ad un equilibrio in materia, che si manifesta nel costante confronto tra il Sindaco e gli Assessorati competenti in merito alle decisioni che riguardano il territorio e lo stile di vita dei cittadini.
La politica energetica del Comune fondamentalmente si muove attorno a tre cardini: il risparmio attraverso la qualificazione degli edifici esistenti; l’efficienza attraverso la promozione di sistemi di cogenerazione; l’uso di fonti rinnovabili.
Inoltre si è intervenuti anche direttamente sul regolamento edilizio in due direzioni: la qualificazione del patrimonio edilizio esistente e la definizione di standard per le nuove costruzioni.
Sono stati finanziati interventi volti a migliorare l’isolamento delle pareti, dei tetti e dei serramenti. A Friburgo si è riusciti ad applicare questi standard più restrittivi attraverso vincoli contrattuali nella vendita di terreni destinati alla costruzione di abitazioni, come i quartieri modello di Vauban e Reiselfeld.


L’assunto base della politica dei trasporti è la riduzione dei percorsi e l’integrazione tra essi. Sul fronte della riduzione del traffico si è incentivato lo sviluppo di mercati rionali al fine di stimolare la popolazione a fare commissioni e acquisti a piedi, rinunciando quindi ad utilizzare l’autovettura. Ogni giorno in ognuno dei maggiori paesi dell’Europa Occidentale vengono asfaltati o edificati oltre cento ettari.
La domanda sorge così spontanea: come può avvenire lo sviluppo urbanistico consumando meno suolo possibile?
La risposta per Friburgo è stata quella di puntare sullo sviluppo interno attraverso il recupero o la riedificazione di aree all’interno della città. Operando in questo modo, si preservano aree agricole o aree con valore ecologico, si ringiovaniscono i quartieri e si ottimizza l’utilizzo dell’infrastruttura esistente, evitando investimenti e cantieri per quelle nuove.
Questo modello comporta anche qualche svantaggio come l’aumento della densità edilizia e del traffico, la perdita di superfici libere, lo squilibrio del microclima. Proprio per tali ragioni lo sviluppo interno richiede un grande lavoro di pianificazione e di dialogo con la cittadinanza con processi partecipativi particolarmente attenti.
Uno degli obiettivi raggiunti, la riduzione del fabbisogno di trasporto attraverso una pianificazione integrata fra urbanistica e trasporti. Lo sviluppo interno, anche attraverso una politica di rivitalizzazione della vita dei quartieri, crea una città di brevi percorsi utilizzabili facilmente in bicicletta, il mezzo preferito quotidianamente dal 38% dei cittadini.

Alla luce di quanto sopra e con poche elementari deduzioni non sarebbe il caso di cominciare a fare qualche seria riflessione su quale futuro vogliamo per la nostra città considerando semplicemente che: Ravenna è sede del Polo Tecnologico Regionale; ci sono una quantità enorme di aree industriali da riconvertire; è stata una delle città col maggior consumo di territorio; è candidata per la nomina di Capitale europea della cultura 2019, è nell’urgenza di attivare azioni di riqualificazione e rivitalizzazione del Centro Storico, è sempre stata una città naturalmente vocata all’uso della bicicletta........

C’è di che meditare, …….. e anche molto!

Massimo Trebbi Sono stato a Friburgo 2 volte a distanza di anni ed è sempre stato molto piacevole passeggiare nel suo centro. Non sapevo che dietro ci fossero scelte così radicali e addirittura una "regione solare". Pensavo al solito invidiabile ordine tedesco, da cui ovviamente occorre prescindere se vogliamo applicare il modello da noi. Basti riferirsi alla alla distesa di biciclette nuove parcheggiate che quì forse resisterebbero sì e no 24 ore. Ma anche così mi pare che dall'articolo si traggano spunti molto interessanti per Ravenna, a partire da quell'obiettivo di accorciare i percorsi interni che in fondo è al centro del dibattito su RCS. Ma anche il metodo seguito, del dialogo e collaborazione nei rapporti tra cittadini e amministrazione, un terreno su cui si parla tanto ma si pratica molto meno! A tale proposito, credo che questo articolo offra spunti interessanti e sia utile al dibattito nel gruppo Ravenna Centro Storico: uno strumento che per la rapidità di diffondere informazioni ha grandi potenzialità, ma che va aiutato a crescere superando la diffidenza che un po' tutti abbiamo di fronte a post lunghi o specialistici. A mio parere è auspicabile che aumentino i contributi, in particolare di chi ha competenze ma sfugge istintivamente alla verifica dei "mi piace" dei propri concittadini. Mi sono convinto in questi mesi che esprimere una opinione sia sempre un arricchimento, ovviamente tenendo conto che uno sforzo di semplicità in chi scrive, e uno sforzo di disponibilità in chi legge, sono requisiti essenziali per rendere il dialogo efficace. 
Adriana Corbelli Vorrei scrivere una marea di cose. Bisognerebbe indire una bella conferenza al riguardo... 
Stefano Biondi giusto Adriana facciamoci sentire a sti bracconieri 
Marco Turchetti Cara Adriana Corbelli io sono a completa disposizione, fra l'altro non si partirebbe da zero, visto che già tempo fa avevamo avviato un interessante percorso

Potete chiedere direttamente ad Andrea Succi che era coinvolto con me nell'organizzazione!!! 

Adriana Corbelli La resilienza la conosco, dote peraltro molto femminile... Le donne sono resilienti per natura.. È Ravenna capitale della cultura e la sua mentalità che mi danno da pensare, accipicchia.. C'è ancora tanto da fare
Foto
( pubblica il manifesto di IDEADI RAVENNA)

Laura Lattuga 20 febbraio 2010 suppongo di tratti del riferimento con cui il progetto è partito?

Roberto del Mastro 2010?? E cos'è IDEA DI RAVENNA....ho cercato un sito e non c'è...trovato solo una pagina FB ma sbagliata perché è programmata come pagina di persona....boh....

Marco Turchetti Le immagini le ho pubblicate direttamente perchè come link non erano visibili, nasce da un commento di Adriana Corbelli alla nota che ho pubblicato ieri in cui auspicava eventuali approfondimenti sui temi trattati. Solo per dire che già a suo tempo era iniziato un approfondito dibattito sul centro storico tramite l'associazione Idea di Ravenna, che abbiamo sospeso ma mai interrotto, fra l'altro la stessa associazione cura già da alcuni anni le conferenze durante la manifestazione "Ravenna 2010_'11_'12" fra le quali quelle di Philippe Daverio. Il problema spesso di questa come di altre città è che le varie realtà: associazioni, gruppi, movimenti.... sono spesso autoreferenziali, non circolano le idee, non si fa massa critica e si preferisce restare nel proprio microcosmo in cui si è sicuri di avere consenso per la pigrizia o la paura di affrontare la conflittualità o il confronto, ma il segreto del successo dei percorsi partecipati e condivisi è proprio partire da lì, cioè dal conflitto e dallo scontro, risolverlo e trovare soluzioni condivise.