1 DIBATTITO IN RETE SULLO SVILUPPO DEL CENTRO STORICO DI RAVENNA
1.1 Temi critici e percorsi
Colpisce la facilità con cui il gruppo “Ravenna Centro storico” è diventato luogo di interessanti discussioni sui problemi della città, in particolare del suo centro. Discussioni caratterizzate dagli interventi sintetici e leggeri caratteristici del linguaggio facebook:. Discussioni che assumono spesso percorsi tortuosi e imprevedibili o polemici, con rallentamenti e accelerazioni, ma che risultano comunque stimolanti ed esprimono una forte esigenza di democrazia e partecipazione. Elementi questi che una classe politica attenta non può sottovalutare.
Fra i tanti, alcuni argomenti sono particolarmente interessanti sia perché fortemente sentiti, sia perché legati a scelte sullo sviluppo della città attuali.
Argomenti per i quali la voglia di farsi sentire e partecipare dei membri del gruppo sfocia in analisi non banali ed aggiuntive rispetto a quelle note, e in proposte concrete. Ecco allora che viene naturale porsi un quesito: lo strumento face-book può risultare utile per creare un legame più forte fra Cittadini e Istituzioni? Uno strumento di verifica delle scelte dell’Amministrazione Pubblica, un momento di proposta?
Partendo da questa domanda, ha preso corpo il tentativo di fornire agli utenti del gruppo sollecitazioni, semplici immagini ed analisi, che potessero stimolarne la reazione. Tutto materiale recuperabile da fonti esistenti, o facilmente producibile; un materiale grafico quindi molto semplice, fatto in casa, e quindi assolutamente imperfetto e migliorabile.
Dall’insieme del materiale pubblicato e dalle discussioni che ne sono derivate nasce questo documento.
Un documento “ non professionale” quindi, che rappresenta una sintesi di alcune elaborazioni e discussioni che si sono sviluppate su alcuni temi particolarmente caldi quali il Mercato Coperto e Piazza Kennedy.
Ma anche dalla scelta di approfondire alcuni percorsi significativi del Centro, e che, in qualche modo, interferiscono con i temi critici individuati. Sono 5 percorsi, di cui 3 rappresentano gli assi principali delle aree pedonali e commerciali della città, e si snodano dai margini del Centro ( Porta Adriana, Stazione e Porta Sisi) fino al cuore, Piazza del Popolo. A questi se ne è aggiunto un quarto con le stesse caratteristiche “radiali” (dalla via Porta Aurea a Piazza del Popolo) ma meno strutturato commercialmente, importante per gli sviluppi che può avere in prospettiva in quanto radente a due dei comparti in discussione ( Piazza Kennedy e caserma Alighieri). E un quinto, minore, tutto sviluppato attorno al Mercato Coperto. La scelta dei percorsi risponde ad una esigenza di semplificazione, una sorta di campione utile per sperimentare un metodo di lavoro, ma anche alla esigenza di capire meglio le problematiche relative ai collegamenti fra il centro e il resto della città, e all’interno del centro stesso. Un altro tema critico.
1.2 Perché si frequenta il centro?
L’analisi è quindi fondamentalmente orientata a studiare i percorsi principali, soprattutto pedonali, che animano la parte “pubblica” del centro, tragitti lungo i quali si sviluppano i flussi di traffico orientati alle attività che vi vengono svolte.
È quindi escluso, per necessaria semplificazione, tutto ciò che riguarda la residenza.
Il punto di partenza è una semplice domanda relativa all’attrattività del Centro: perché si frequenta il centro? Ovviamente, sarebbe interessante disporre di un sondaggio fra gli utenti del Centro Storico. In assenza, ci si può accontentare di un giro di opinioni, possibilmente orientate ad una serie di risposte riconducibili a tre categorie principali: in centro si và per fare acquisti, per ragioni di studio o lavoro, per svago o turismo. È interessante riportare, a questo proposito, un dialogo che si è sviluppato recentemente nel gruppo.
Catia Venieri ...a volte mi chiedo: dove sono i ravennati???...lavoro in centro e, a parte un po’ il sabato pomeriggio, il cuore della nostra città è morto! ...dai, dai, su, proviamo insieme a rianimarlo!!!, venite a prendere una boccata d'aria, fate due passi con lo sguardo rivolto all'insù(: bei cornicioni, balconcini, targhe, finestre, campanili... vi sorprenderanno per la loro bellezza), e all'ingiù (:vetrine curate, bei portoni e giardini interni vi incanteranno)...ammirate la nostra città come se foste turisti e soprattutto vivetela!!! Ravenna, il nostro centro, merita di essere vissuto e merita di vivere...senza di voi tutto questo non è possibile...grazie.
Nicola Grandi Li hanno (de)portati tutti all'Iper...
Marco Succi Da ravennate come voi......sapete bene che è' stato sempre così !
Andrea Tagliati Depressi da questo sistema di imposizioni , appiattimento sociale politico economico .
Catia Venieri ...è sempre stato così?...e non è ora di cambiare questo stato di cose???...se muore la città, muore l'economia, si perde il senso di appartenenza...lottiamo insieme affinché cambino le cose...basta davvero poco: che uno prenda la via di Porta Adriana anziché dell'Iper quando vuole fare un giro!
Non ci sono parcheggi comodi? Spendiamo centinaia di euro per palestre e attività varie e ci rifiutiamo di fare due passi?...se io so che amici frequentano il centro, lo frequento più volentieri anch'io perché so che posso incontrarli e scambiare due chiacchiere...il più è cominciare, poi tutto viene da se! Questo sì che sarebbe un bell'evento quotidiano, senza tanti volantini, ci si trova lì, punto, come facevano i nostri nonni in Piazza...
Antonio Amoroso Condivido tutto quello che avete scritto, ma ci sono anche motivazioni non ancora sviscerate: il tempo in relazione alla vita sociale odierna. Oggi per chi ha famiglia, con gli stipendi bassi, chi ha un affitto oppure un mutuo ed almeno un figlio, e forse un genitore da andare ad accudire, il tempo è minimo, e il centro da questa numerosa categoria di persone viene evitato. Durante la settimana, si fanno le corse per essere in orario al lavoro, l'appuntamento in un ambulatorio, in uno studio di un professionista, fare la spesa, gli imprevisti, la pioggia, i sensi unici, la ztl, il senso ecologico (che ritengo sbagliato, …), bisogna portare i bambini alle feste degli amici o compagni di scuola, al Cinemacity (si potrebbe fare il Ravenna storiccentercinema ) , bisogna stare dietro ai compiti dei bambini, non me ne voglia chi inorridisce, ma ci sono anche quelli che portano i bimbi al catechismo ( e qui casca l'asino.... molte parrocchie sono in centro, portando il bimbo a catechismo approfittano di un giro in centro per almeno un'oretta).... insomma la frenesia impedisce di associare la vita del centro alla vita di una famiglia che oggi ancor più di una volta è gestita dalla singola coppia, quando addirittura il genitore non viva senza partner. …, poi ci sono i prezzi, i prezzi determinano anche la clientela, questo è quella selezione strana che non riesco a capire come mai provenga da persone che erano ideologicamente convinte di pensare "rosso".
Catia Venieri ...scuse! Mezz'ora in una giornata, non dico tutti i giorni, ma ogni tanto, uno ce l'ha!...i prezzi? Ma per favore!!! Pimkie, Zara, Intimissimi, Terranova...sono tutte catene che propongono merce a piccoli prezzi...il centro non è solo elitario, anzi!
Antonio Amoroso Si Catia, posso essere d'accordo con te, ma ti assicuro che non tutti riescono , … ma tu lo sai che la maggioranza della popolazione vive con stipendi sotto i mille euro? … Quando mai avranno il tempo di pensare di fare un giro in centro? Mi fermo qui, perchè se faccio gli esempi sui casi singoli, potrei invadere la privacy di qualcuno. La chiesa locale? Salvo molti parroci, … la chiesa di Ravenna è governata male, in mezzo ci sono sante persone, … che ( gestiscono) con generosità…. La città però non è morta, i giovani, il centro lo vivono, è sempre pieno, io non lo vedo vuoto, solo che viene emarginato da chi non puo permetterselo, tutto qui. C'e chi può e chi non può.
Catia Venieri ...forse non ci siamo capiti Antonio: parlo di aggregazione, di trovarci per un caffè, non di fare shopping!!! Se c'è anche quello ben venga! Ma i mio era principalmente un desiderio: vedere la mia città VIVA!!!
Livia Montanari Avete ragione sta diventando veramente triste...... Io ho 2 bimbi 1 piccolo e quando riesco ad avere anche solo 1 oretta da sola vengo a fare un giro per le vie del centro..... però vi devo dire che martedì ci sono rimasta veramente male ... Non c'era nessuno per le vie del centro... Mi è sembrata veramente triste ...... Io adoro il centro di Ravenna ma così è una gran tristezza..
Antonio Amoroso …. Però ci sono molte altre persone che la città la vivono, shopping a parte, il centro è pieno di attività non solo ludiche, ma anche culturali, a volte troppo concentrate in tempi ristretti, ad esempio, io vorrei partecipare a tante proposte culturali, ma da anni, mi passano davanti senza che me ne accorga: forse un'istituzione cittadina dovrebbe collaborare con tutti quegli enti che organizzano e farne un'organizzazione più perfetta, ma se io manco agli appuntamenti non è solo per dimenticanza vista come carenza mentale, la mia dimenticanza è dovuta alla frenesia della gestione del tempo. Qui forse ci può stare bene il detto: "il tempo è denaro", ma forse potrei dire oggi: "senza denaro non c'è tempo"!!! Detto questo, risolti i problemi, condivido quello che dici.Ad esempio, abbiamo-avete pulito la Rocca? E poi? Perché non troviamo il modo di poter "parcheggiare" i nostri figli in attrazioni protette da un gruppo di persone? Potremmo trovare una serie di luoghi dove intrattenere i nostri figli in centro? Sapere come quando vado all'Iper che lascio il figlio nella "scuoletta" lo posso fare anche in centro?I negozianti del centro si potrebbero consorziare per trovare una o più sale per tenere i minori protetti, intanto che i genitori svolgano le loro pratiche? Noi del gruppo possiamo inserirci? Volontari animatori, ci stanno tra noi? …
Minghetti Tiziano Mi permetto un piccolo commento...tu Catia e qualche tua collega ,vi siete lamentate poco tempo fa delle proposte di tenere aperti i negozi più a lungo e nei festivi. I Centri commerciali hanno orari più elastici, parcheggi gratis praticamente illimitati, e prezzi migliori. E con il poco tempo a disposizione sono servizi non trascurabili.
Antonio Amoroso Ops! A settembre, con mio figlio siamo andati a trovare Andrea T. nel suo negozio... una grande fortuna: trovai subito un'auto in piazza dei Caduti che lasciava un posto nel parcheggio. Ma la piazza era piena di auto lasciate ovunque con le quattro frecce, sarebbero state decine di multe per divieto di sosta e non solo... Entrando nel negozio di Andrea, ho sentito frasi del genere: "preferisco rischiare la multa, non avrei TEMPO di trovare altro parcheggio regolare".Altro esempio pochi minuti dopo, io , pianista, organista, compositore, direttore di un coro, …( e mio figlio) siamo entrati in un bar sperando di trovare la granita o gelato che mio figlio mi chiedeva, era un bar "notevole", di classe, senza clientela, …, noto un pianoforte …, la commessa al bancone ci guarda e fissa un signore apparso in quel momento in piedi alle nostre spalle. Mi avvicino a lei e le domando cortesemente se è possibile avere quello che desidera mio figlio, ma effettivamente il bar era sprovvisto, nel pensare con mio figlio se prendere altro, la ragazza (intuivo sotto consiglio "telepatico" del signore alle mie spalle) una volta squadratomi con lo sguardo, mi consiglia di non prendere niente da loro, per noi, diceva, è meglio se andiamo nell'altro bar più in fondo girato l'angolo..... desideravo dirle che in quel momento mi trovavo in tasca per caso dieci banconote da cinquanta euro... ma ho preferito poi non dire niente e ringraziare... mio figlio notò lo strano comportamento ed innocentemente mi ha chiesto dei perché, non potevo dire lui che davamo la parvenza di Zingari (azz! non posso dirlo, potrei autoquerelarmi per autodiffamazione ) non ero mica vestito male però. Niente pianoforte allora, ci siamo presi tutti e due il gelatino che mio figlio cercava e ci siamo spassati due ore in centro con tanto di shopping (senza spendere tutta la decina di bigliettoni...), siamo tornati a casa felici e contenti e senza multe. Ma era un regalo che mi ero concesso per eliminare la frenesia del tempo che mi attanaglia!
Catia Venieri E' vero Tiziano, ma le realtà degli Iper sono molto diverse: in ditte piccole, dove si è al massimo in due, è impossibile coprire turni di 12 ore per 7 giorni su 7... e chi lo fa, lo fa a discapito del tempo libero delle commesse, e della loro qualità di vita, e in modo nemmeno tanto legale..e qui mi fermo per non alimentare polemiche!... Sono sempre riuscita a fare acquisti io anche quando avevo solo il giovedì pomeriggio libero e non c'erano ancora i centri commerciali coi loro orari elastici, non vedo il problema per impiegati che escono al massimo alle 18 e hanno tutto il sabato libero...per i parcheggi sono sicura che si potrebbe fare tanto, tanto di più (in quasi tutte le città che ho visitato esistono parcheggi a piani, interrati e non, a ridosso del centro, cosa che non comprendo perché a Ravenna no!)... Io penso che bisognerebbe riscoprire il piacere di vivere il centro...e se è un piacere, queste sono piccole difficoltà che si superano!
Antonio, purtroppo persone maleducate ce ne sono in ogni dove, magari avresti potuto far notare a quella barista la sua scortesia...frequento bar del centro in cui il personale è molto gentile e disponibile la cui offerta è di alta qualità...non facciamo di tutta l'erba un fascio...concediti più momenti piacevoli in centro con tuo figlio e magari passa a farmi un saluto! ;-)
Antonio Amoroso Verissimo Catia, infatti ho descritto il bar come era: vuoto! Non potevo fare certe scene davanti a mio figlio.... già lui a quattro anni in bicicletta mi chiedeva perché se gli ho insegnato che il cartello in via Cairoli indica di andare giù dalla bicicletta, tutti ci passano lo stesso in bicicletta... ed ora di anni ne ha otto e le cose non son cambiate!
Massimo Trebbi Abito in centro da un anno, prima stavo in periferia, e non ho cambiato in peggio.A me piace passeggiarci anche quando c'è poca gente. E capita, come è sempre capitato. A distanza di camminata o pedalata trovo negozi, aperti anche la domenica. Credo che la crisi ben descritta da Antonio si faccia sentire ovunque e che sia molto importante prenderne atto, non vorrei che certe posizioni centro-centriche fossero figlie di un atteggiamento un po’ elittario: la città è fatta di centro e periferia, e l'uno ha bisogno dell'altra e viceversa. Dico ciò perché mi è capitato recentemente di discutere dei problemi del centro con amici che abitano ancora dove ho vissuto per 25 anni e ne ho colto il rischio in me. Quindi: autocritica e riflessione.
Nicola Grandi Rete, rapporti, relazioni, incontri, NON (o meglio non solo) eventi per il gusto di fare o per fare businnes, tanto meno se sono eventi "spot" e tanto meno se a costi elevati per la collettività.. Abbiamo ampiamente dimostrato che senza investire troppo in denaro si può ottenere moltissimo in rapporti umani. Negli ultimi 6 mesi grazie a RCS ho conosciuto più' gente che negli ultimi 5 anni e non ho fatto un contratto.... Ma sono felice lo stesso! Forza ragazzi e forza Ravenna che solo il fatto di porsi queste domande e' già una ricchezza.....
Massimo Trebbi In ogni modo queste discussioni che periodicamente e frequentemente si ripropongono, credo siano utili, occorrerebbe trarne conclusioni e proposte. Mi piace lo spirito di chi l'ha avviata questa volta, non polemica fine a se stessa ma " venite, impegnamoci assieme".E mi piace anche l'invito a vivere il centro non solo perché si hanno soldi in tasca da spendere, ma perché offre altro. Che poi se passeggio in centro un gelatino o un caffè ci scappa, e un piccolo contributo all'economia lo dò ugualmente. Ma allora bisogna che si creino spazi attrezzati adatti: ci sono, basta sistemarli un po’: poca spesa e molta resa. Panchine, un po’ di verde ordinato,...
Purtroppo l'auto è sempre protagonista assoluta di questa discussione, in positivo e negativo. Sono troppe le auto parcheggiate in luoghi belli e gradevoli, che ne risultano snaturati. Ma sono anche troppe le auto che non trovano parcheggio. Piazza Caduti rappresenta il top di questo problema, ma non è il solo punto di crisi. In questi mesi, discutendo qui, mi sono convinto che occorra aumentare il numero di posti parcheggio disponibili per il centro, ma non in posti strategici come piazza Kennedy ( so’ di essere in disaccordo con molti...). Che occorra creare alternative serie di percorso centro-periferia. Che limitare il parcheggio in piazza non significhi aumentare i vincoli Ztl. Anzi, con uno slogan direi meno auto ferme, più auto che entrano e si levano di mezzo celermente! Occorre continuare e risultare propositivi!
Minghetti Tiziano Ho 46 anni e la mia età adolescenziale l'ho passata a fare delle "basche.
Catia Venieri ..Rricominciamo, dai...tutti insieme a fare vasche in centro, anche per poco, anche solo ogni tanto, ma per esserci, ritrovarci e far rivivere il nostro bellissimo e prezioso centro storico!!! ;-))
Marco Succi Si facevano le vasche il sabato pomeriggio per incontrare persone...per poi organizzare la serata a qualche festa o scegliere la discoteca dove andare in base alle ragazze che incontravi perché chiedevi dove passavano la serata (Eva , Babylon, Xenos ecc...ecc.). Ora dopo 30 anni la voglia di vasche ti viene se hai da guardare qualche negozio.....o qualche locale dove trascorrere un paio di ore chiacchierando....non mi pare che ora ci sia ne uno ne l'altro... Una volta Ravenna avevi in centro bellissimi negozi....prendiamo l'esempio da via Diaz...una via morta..... è sconfortante !!Sono anche convinto,.leggendo la discussione e prendendo spunto da altri interventi,...che il problema parcheggi non sia il male assoluto. Sarebbe facilmente superabile...Volevo solo portare a conoscenza di come sono organizzati i servizi pubblici nelle cittadine austriache...tanto per fare un esempio:....un autobus ogni 5 minuti....Innsbruck...Salisburgo ....Klagenfurt..Città che conosco personalmente sono così:.arrivi lasci la macchina nel parcheggio nell'hotel e giri per giorni la città senza mai usare la tua auto. Sarebbe impossibile da noi avere un servizio del genere....ma potenziare il servizio sarebbe una grande cosa....inutile dire: usate gli autobus, quando per andare da via Zalamella a piazza del Duomo, 2,5 km in linea d'aria, ...devi cambiare 2 autobus e impiegarci come minimo 45 minuti...se va bene!Antonio Amoroso Scusatemi, ora sono ironico, ma potrei indovinare.... I giovani ventenni ora forse sono troppo impegnati con le consolle per uscire di casa e fare le basche o vasche.... e se uno a volte "cuccava" , capitemi.., ora sempre da casa basta una piccola chat per......! Ma se vedete bene, la città é piena pienissima di giovani, dipende come si vedono le cose.
Minghetti Tiziano Vasche in centro". Era un ritrovo per gran parte dei ragazzi ,e poi non c'erano alternative.Poi nel corso degli anni ho visto che il centro è stato sviscerato, hanno chiuso cinematografi, sale giochi, spostato uffici pubblici, privati, assicurazioni. Poi come ultima genialata la serrata del Mercato Coperto Il tutto aiutato dal divieto al transito tramite le ztl.Allora mi chiedo perché andare in centro? Se avessi figli piccoli sceglierei zone verdi, che in centro non trovo, per gli adolescenti non c'è niente, le signore non riescono a fa più la spesa, che rimane? Solo il gelatino una volta ogni tanto....Mi dispiace veramente per chi lavora nelle attività del centro, ma questo è solo il risultato , ottenuto da chi voleva un centro d'elite.
Catia Venieri ...Tutto vero! Bellissima discussione, intelligente, ricca di senso critico ragionato e spunti interessanti! ...Mi sembra che sia un argomento che ha toccato il cuore di tutti: proviamo insieme a cambiare questo stato di cose? Sono certa che ce la possiamo fare!!! ;-))
Giordana Peroni Andate fare giro in spiaggia...o in pineta!
Marco Succi Antonio....le chat e la consolle..penso siano per una fascia di età dai 14 ai 17/18...per i più grandicelli...diciamo fascia universitaria in su....il centro di Ravenna è, ma potrebbe essere ancor di più, un bellissimo polo di aggregazione...!
Antonio Amoroso Comunque , non si riesce a trovare una sala, una casa, e piazzare delle persone pagate o volontarie, tutto a norma di legge, per lasciare i bimbi in sicurezza per quel paio d'ore che servono per sbrigare tutto quello che si vuole nel centro storico? In questo caso non parlo di bersi un caffè al bar, parlo di utilità di servizio..... I commercianti, i notabili, le categorie che rappresentano le attività in centro non potrebbero organizzati?
Massimo Trebbi Mi sembra che solo negli ultimi anni il centro, orfano di cinema emigrati come ovunque nelle multisale, abbia ri-iniziato a offrirsi ai giovani, anche grazie alla presenza dell'università che ne ha aumentato il numero. Mi sembra che di locali e localini da aperitivo o dopocena ce ne siano sempre di più. Credo che l'aumento dei costi dell'auto e il calo dei mezzi delle famiglie limiterà ulteriormente gli spostamenti giovanili da una città all'altra, o meglio da Ravenna verso Rimini o altri luoghi di divertimento: un occasione per qualche imprenditore desideroso di investire nel centro. Non si parlava di discoteca al Mariani, o altro?
Catia Venieri Sì, se ne parlava...magari andasse in porto!
Massimo Trebbi Antonio, ci sono anche fior di contenitori vuoti da tempo, in posizioni strategiche. E poi ci sono persone che anche in questa sede si sono offerte per attività di volontariato. Serve la sintesi... e la voglia!
Antonio Amoroso Ma i ventenni sono nel centro storico, lo vivono intensamente, culturalmente, ludicamente, dalla mattina alla sera nelle aule come studenti, nei locali pubblici come avventori, quello che manca nel centro storico é l'incontro tra le varie classi o entità sociali, manca la famiglia, forse..... Infatti, Massimo, il tempo.....
Marco Succi Io sono pessimista...una città che dovrebbe vivere di turismo...da due anni attraccano navi da crociera ad esempio.....provate ad andare semplicemente a Pola...in Croazia...Ravenna penso possa offrire molto di più della cittadina croata e vi accorgerete cosa significa vivere di turismo...per negozianti e ristoratori....figuriamoci se qualcuno mette soldi e tempo per i suoi concittadini....storicamente sordi/ciechi/muti su questi discorsi...da sempre !!!
Catia Venieri Io non sono pessimista, anzi, credo si possa fare tanto per migliorare il nostro centro...non sarei una delle amministratrici del gruppo se non fosse così, non impiegherei tempo ed energie per una causa in cui non credo...e sono convinta che i soldi non siano il primo scoglio: noi del gruppo stiamo organizzando eventi gratuitamente, la gente vede che noi lavoriamo gratuitamente e gratuitamente ci aiuta: è contagioso...volere è potere...tutto il resto sono scuse!
Bruna Sirotti Hai perfettamente ragione...
Giovanna de Lorenzi Secondo me Ravenna potrà essere una città turistica, ma non sarà mai solo quello. Fino a ieri ha vissuto anche di "altro"...e un po' ancora oggi. Non ci stupiamo quindi se i suoi connotati non sono gli stessi di una località "prettamente" turistica. In molti continuate a dire che è morta. Io che ci vivo da sempre, vi assicuro che oggi è molto più viva di un tempo. Che poi lo sia come non tutti approvano è un altro discorso..... Un discorso lungo e articolato che non sto a scrivere perché mi perderei. Ma continuerò a sperare e a credere in Ravenna e in chi la vive..amo la mia città.
Bruna Sirotti Il nostro centro è più apprezzato dai turisti che dai ravennati ....
Giovanna de Lorenzi Solo perché ormai c'abbiamo fatto l'abitudine, perché ci viviamo la frenesia del quotidiano. Ma è normale, succede ovunque. Bisognerebbe davvero provare a vivere in altre città e poi fare un confronto. Guarda solo mio marito, fiorentino di nascita, spezzino di adozione, ha girato mezza Italia, ma non se ne andrebbe da Ravenna neanche con le cannonate...e non solo per "questioni di cuore" ;)))
Sergio Circassia Catia Venieri sono d'accordo, ho cominciato con i Paracarri , i Razètt, i Dissuasori negli spigoli cittadini, scritte antiche nei marmi delle Porte cittadine, Tiracampanelli.... nel BLOG : http://www.andareadagio.net/. ho pronto altre "VEDUTE" della nostra Città.
La discussione riportata è la trascrizione pressoché integrale di un dialogo che, come tutti quelli relativi ad argomenti particolarmente sentiti, si è sviluppato nell’arco di più giorni, con una sorta di staffetta di interlocutori diversi nelle diverse fasi. La partecipazione è stata ampia, 14 gli intervenuti, molti di più se si tiene presente anche dei “ mi piace” che per semplicità e per rendere il testo più compatto e la lettura più scorrevole non si sono trascritti.
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