martedì 15 gennaio 2013

3 IL CENTRO NON E' SOLO NEGOZI


La vivacità del Centro non è solo legata alle funzioni commerciali.
A corredo e completamento della breve indagine commerciale condotta, è quindi utile procedere ad una sintetica ricognizione delle altre funzioni che ne rendono dinamica, e quindi attrattiva, la vita. Più che una indagine è un elenco di temi e un indice di titoli, di interrogativi da approfondire, con ben altri mezzi e capacità rispetto a quelle oggi a disposizione.
Il Centro, anche se negli ultimi anni si è trasformato a favore di altre zone più facilmente accessibili, resta sede di importanti uffici pubblici e Istituzioni. Ma anche di scuole di ogni grado, dalle materne all’Università. Proprio quest’ultima sta contribuendo in maniera significativa a modificare le abitudini dei ravennati, grazie all’aumento della popolazione giovanile residente. Infine, ma non ultimo per importanza, è sicuramente il fascino dei monumenti Ravennati che produce un flusso di visitatori via via crescente.
Tutte queste funzioni devono essere gestite, quindi non va trascurata nell’analisi l’importanza dei movimenti delle persone che in centro vanno per lavorare.

3.1. Monumenti e luoghi di interesse culturale
Il centro di Ravenna è di grande interesse per i siti monumentali di cui è ricco: ben 7 monumenti Patrimonio Unesco, ma anche tanti altri importanti Musei, Chiese, edifici storici.
Dunque non si può analizzare la struttura del Centro Storico prescindendo dal flusso di turisti che ogni giorno l’attraversa. La presenza di tutti questi siti è distribuita nel centro, ma anche nelle immediate vicinanze, si pensi a Classe. Limitando l’analisi a quelli racchiusi entro le mura, va rilevata la disposizione “puntuale” dei singoli luoghi.
Il Centro Storico di Ravenna non ha il carattere di continuità di altre città, anche vicine, come Bologna o Ferrara.
Una prima riflessione, da memorizzare per essere ripresa in sede di formulazione di proposte, è che il percorso che porta il visitatore da un sito all’altro non è orientato dalla configurazione delle strade.
Una seconda considerazione riguarda il riconoscimento dei luoghi di concentrazione dei siti interessanti, e il rapporto di questi luoghi con i percorsi analizzati dal punto di vista commerciale.
Sicuramente da questo punto di vista i luoghi più importanti sono:
A la zona di San Vitale,
B Piazza Caduti e la zona della Cattedrale,
C La zona Dantesca,
D La zona della biblioteca Classense,
E  Piazza del Popolo,
F il tratto di via di Roma contenente S. Apollinare Nuovo.
Tranne l’ultimo, tutti questi luoghi influiscono e arricchiscono di vita i percorsi che stiamo analizzando,e che in loro funzione possono essere ulteriormente articolati con collegamenti secondari.

3.2. Uffici pubblici e istruzione
Oltre che per fare shopping e per turismo, in centro si viene anche per altre ragioni. La più importante e storicamente consolidata riguarda la forte presenza di uffici pubblici, Comune e Provincia in testa.
In particolare gli uffici comunali, sono ancora molto presenti in centro e, oltre al “ Comune”, in piazza del Popolo, che ospita i principali organi istituzionali, vari assessorati sono sparsi nel centro. In questa sede e per questo tipo di analisi più qualitativa che quantitativa, non è possibile e utile entrare nei dettagli. Ci si può limitare ad osservare che la massima concentrazione di uffici pubblici insiste sulle piazze del Popolo e Caduti e sulle zone limitrofe. Chi però fosse interessato, può recarsi sul sito del Comune e analizzare le mappe tematiche ( qui utilizzate come sfondo) che consentono approfondimenti e specificano simbolo per simbolo di cosa si tratta. Un’altra funzione molto importante presente nel centro storico è quella dell’Istruzione. Scuole, soprattutto pubbliche ma anche private, dalle materne all’Università, sono concentrate all’interno del Centro Storico, e ne caratterizzano diverse zone con il flusso differenziato di bambini, adolescenti, giovani, e con incrementi, per fasce orarie, del traffico pedonale, ciclabile o motorizzato: scooter, auto ( soprattutto in caso di pioggia) e autobus.
Un discorso a parte va fatto per l’Università, in crescita da alcuni anni. L’utenza giovane ma adulta e autonoma che caratterizza l’università ha un impatto più generale e positivo sulla città, che non può essere descritto solo in termini di influenza sul traffico.  Va infine ricordato che l’analisi del movimento generato dagli utenti di uffici pubblici e scuole và integrato con quello di chi ci lavora. E ovviamente ciò vale anche per tutte le altre funzioni esaminate precedentemente, in particolare quelle commerciali.

3.3. Strutture ricettive
L’intero territorio del Comune, compresa la costa, è carente dal punto di vista della ricettività alberghiera, in particolare di profilo alto.
Ciò nonostante da anni ormai da anni questo punto di criticità turistica sia stato evidenziato. Recentemente anche su RCS se ne è discusso, in particolare prendendo spunto dalla notizia della chiusura di due alberghi “storici” di Ravenna, entrambi collocati nella prima periferia e sicuramente da mettere in relazione con l’evoluzione della crisi economica che colpisce l’economia ravennate più che a quella del turismo che invece, per quanto riguarda il centro, sembra in crescita.

L’offerta ricettiva del Centro Storico è articolata, ma non è particolarmente ampia.
Sul versante degli Hotel più attrezzati si contano 2 quattro stelle ( 38 e 84 camere) e 8 tre stelle, questi ultimi per lo più dislocati in zona stazione.
Non esistono in centro alberghi attrezzati per la convegnistica importante.
Significativa è invece la presenza di strutture più piccole, come i Bed & Breakfast.

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